Tredicesima figlia di Otakar, re di Boemia, nacque nel castello reale di Praga nel 1211. La sua adolescenza fu segnata da varie proposte di matrimoni regali. Da alcuni frati minori giunti a Praga ebbe notizie su santa Chiara e sulla comunità delle seguaci di san Francesco.
Dopo aver distribuito i suoi beni ai poveri, fece edificare un monastero femminile e accanto un convento per i frati. Quindi, nella solennità della pentecoste del 1234, entrò in clausura accompagnata da alcune giovani della nobiltà boema.
Come Santa Chiara, la prima seguace di Francesco, anche Agnese dovette lottare per vedere riconosciuta dalla Chiesa la sua volontà di vivere nell'altissima e santa povertà. Alla fine ottenne dal Papa un documento molto simile al privilegio della povertà concesso alle damianite di Assisi: "Vinti completamente dalle vostre preghiere e dalle vostre lacrime, con la presente autorità vi concediamo che d'ora innanzi non possiate essere costrette contro la vostra volontà a ricevere alcun possesso" (Gregorio IX).
Negli anni della clausura si diede a severe pratiche ascetiche per riprodurre nella sua vita le sofferenze di Cristo. Morì agli inizi di marzo del 1282. Gli altri santi.
PRATICA: Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome;
PREGHIERA: Mostraci, Signore, la tua misericordia
MARTIROLOGIO ROMANO: A Praga in Boemia, ora Repubblica Ceca, sant’Agnese, badessa, che, figlia del re Ottokar, rifiutate nozze regali per essere sposa solo di Cristo, abbracciò la regola di santa Chiara nel monastero da lei stessa edificato, in cui volle osservare con rigore la povertà.