Preghiera a Sant'Antonio di Padova

Preghiera a Sant'Antonio di Padova per ottenere qualche grazia speciale

Ammirabile sant’Antonio,
glorioso per fama di miracoli e per predilezione di Gesù,
venuto in sembianze di bambino a riposare tra le tue braccia,
ottienimi dalla sua bontà la grazie che desidero ardentemente nell’interno del mio cuore.
Tu,
così pietoso verso i miseri peccatori,
non badare ai miei demeriti,
ma alla gloria di Dio,
che sarà ancora una volta esaltata da te e alla mia salvezza eterna,
non disgiunta dalla richiesta che ora sollecito vivamente.

(Si dica la grazia che si ha nel cuore)

Della mia gratitudine,
ti sia pegno la mia carità verso i bisognosi con i quali,
per grazia di Gesù redentore e per la tua intercessione,
mi sia dato entrare nel regno dei cieli.

Amen

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Preghiera a Sant'Antonio di Padova per ringraziarlo una volta ricevuta la grazia

Glorioso Taumaturgo,
padre dei poveri,
tu che hai prodigiosamente scoperto il cuore di un avaro immerso nell’oro,
per il grande dono ottenuto di avere il tuo cuore sempre rivolto alle miserie e agli infelici,
tu che offristi al Signore le mie suppliche e per la tua intercessione sono state esaudite,
gradisci in segno della mia riconoscenza l’offerta che depongo ai tuoi piedi in soccorso della sventura.

Giova ai sofferenti, come a me;
accorri in aiuto di tutti per soccorrerci nelle necessità temporali,
ma soprattutto in quelle spirituali,
adesso e nell’ora della nostra morte.

Amen

Sant'Antonio di Padova

Lisbona, Portogallo, c. 1195 - Padova, 13 giugno 1231

Fernando di Buglione nasce a Lisbona. A 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d'Assisi. Ottenuto il permesso dal provinciale francescano di Spagna e dal priore agostiniano, Fernando entra nel romitorio dei Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a Santa Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa un anno e mezzo vive nell'eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Francesco, inizierà poi a predicare in Romagna e poi nell'Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell'Italia settentrionale proseguendo nell'opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trova a Camposampiero e, sentondosi male, chiede di rientrare a Padova, dove vuole morire: spirerà nel convento dell'Arcella.

 

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